Chi era Remi Enigma, il temerario morto a Hong Kong?

Jun 07, 2023

Giovedì scorso, il temerario francese noto come Remi Enigma è morto cadendo dal 68° piano della Tregunter Tower di Hong Kong, alta 721 piedi.

Secondo quanto riferito, la polizia della città ha trovato due oggetti sul suo corpo: una carta d'identità e una fotocamera GoPro contenente video di scalate estreme simili che il trentenne aveva fatto in tutto il pianeta.

Almeno dal 2015, il nativo di Montpellier – il cui vero nome era Remi Lucidi – aveva viaggiato per il mondo, arrampicandosi apparentemente su qualsiasi cosa attirasse la sua attenzione senza l'ausilio di un'imbracatura di sicurezza.

I video pubblicati sui social media lo mostrano aggrappato alla parte posteriore di un treno in corsa a Vienna; dondolarsi dalla guglia di un edificio a Kiev; e luccicare lungo il cavo del ponte 25 de Abril a Lisbona.

I commenti sui suoi post vanno dal solidale allo sconcertato fino all'arrabbiato.

In una clip di Instagram, che mostra Lucidi penzolare con una mano da un traliccio arrugginito, un utente ha chiesto: "E il motivo era?"

Lucidi, che utilizzava l'handle @remnigma, ha risposto: 'Perché no?'

Le sue avventure da far rizzare i capelli hanno raccolto una discreta attenzione online, con più di 3.000 persone che seguivano il suo account Instagram nel momento della sua morte.

Nei giorni successivi, quella cifra è cresciuta fino a superare i 5.300.

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Sembra che facesse parte di una rete di esploratori urbani con idee simili che di tanto in tanto si incontravano per scalare insieme una torre, una gru o un palo televisivo.

Tuttavia, la scalata finale di Lucidi a Hong Kong – dove i suoi social media dicono che risiedesse – sembra essere stata fatta in solitaria.

I dettagli della sua ascesa sulla Torre Tregunter possono fornire indizi su come riuscisse ad accedere illegalmente a così tanti grattacieli in così tante città.

Secondo il South China Morning Post, dove è stata riportata per la prima volta la notizia della sua morte, Lucidi aveva soggiornato all'Ashoka Hostel nelle Chungking Mansions della città e aveva detto alla gente che stava programmando un'escursione in montagna.

Il proprietario dell'ostello Gurjit Kaur ha detto al giornale che il suo ospite era "sano, in forma e con il viso felice" e lo ha descritto come un "ragazzo amichevole e umile".

Si ritiene che Lucidi abbia detto a una guardia di sicurezza della Tregunter Tower che stava visitando un amico al 40° piano dell'edificio.

Era entrato nell'ascensore prima che la guardia scoprisse che la persona che viveva nell'appartamento in questione non aveva idea di chi fosse.

Le telecamere a circuito chiuso mostrano Lucidi che esce dall'ascensore al 49esimo piano e poi sale le scale.

Le guardie di sicurezza hanno poi scoperto che la serratura della porta che conduceva all'ultimo piano della Torre Tregunter era stata forzata, ma dell'uomo non si vedeva da nessuna parte.

La polizia era stata chiamata dopo che una collaboratrice domestica terrorizzata aveva visto Lucidi bussare alla finestra dell'attico dove lavorava.

Non sono arrivati ​​in tempo per salvarlo e il suo corpo è stato scoperto a livello del suolo.

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In un post su Instagram, Lucidi può essere visto posare per un selfie con uno scalatore estremo bulgaro di nome Dakamaru, in cima a un pilone arancione e bianco.

Sul suo braccio teso c'è un tatuaggio con scritte in cirillico. Tradotto dal russo si legge "una vita".

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